martedì 20 ottobre 2009

Mi sia permesso...

...di iniziare questo post con un detto: “la storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa” (K.Marx), Palaniuk è un genio puro (consiglio vivamente Pigmeo!!!)...genio...
…detto questo vorrei condividere con voi alcune mie considerazioni fatte durante il mio ultimo corso…a quanto pare la sindrome da “impiegato delle Poste e Telegrafi” è più estesa di quanto non si immagini…è realmente un cancro esteso…probabilmente è una delle cause principali di questa cazzo di crisi…prima di raccontarvi cosa mi è successo forse è meglio che spieghi cosa intendo per “impiegato delle Poste e Telegrafi”, per farlo meglio alcuni esempi di pensieri (virgolettati)/parole tipiche dell’”impiegato Poste e Telegrafi”, magari alcuni li conoscete anche voi:

• ma questo non è compito mio!
• esiste una procedura e dobbiamo seguirla, se non è scritto nella procedura vuol dire che non si può fare
• ho troppe cose da fare per occuparmi anche di questo
• “vediamo a chi posso scaricare sta palla di lavoro”
• “mmh, ma guarda tu che problema, vediamo a chi posso dare la colpa”
• eh ma mica posso uscire tutti i giorni tardi dall’ufficio?!
• “l’importante è che al ventisette arrivi lo stipendio”
• ma questo è un mio diritto, non me lo puoi togliere!
• io il bonus di fine anno me lo sono meritato perché sono venuto sempre in ufficio, mica mi sono preso malattie io!
• non è mica colpa mia!
• io faccio il mio poi che gli altri si arrangino
• “vabbè questo domani lo smollo a quello del terzo piano”
• l’importante è presidiare il posto di lavoro, io ci vengo ogni mattina in ufficio
• ecc.

posto che non c’è nulla di male nell’avere questa sindrome, per cui se vi ci ritrovate non preoccupatevi, il concetto che vorrei esprimere è il seguente…se uno che fa l’operaio, l’impiegato è affetto da questa sindrome in fondo, per la società, non ci sono grandi problemi…in fondo a questi viene data una paga da miseria, quindi non è neanche giusto pretendere che uno si metta pure a pensare o che si sbatta oltre il dovuto, il grande casino nasce quanto da questa sindrome (ecco perché prima dicevo che è una delle cause dell’attuale crisi) sono affetti dei dirigenti…li stanno i veri cazzi…
tipo quelli che mi sono dovuto sorbire io la scorsa settimana…insomma c’era sto tipo che durante tutto il corso se ne usciva con frasi del tipo…”eh ma non possiamo mettere in dubbio la procedura mentre lavoriamo, dobbiamo seguirla, altrimenti tutto va a catafascio, poi dopo aver finito il lavoro possiamo rivederla” (si si come no, la rivedi certo la procedura dopo che l’azienda ha perso chissà quanti soldi, solo perché tu che sei pagato per pensare nel frattempo ti facevi delle seghe sui fogli delle procedure)…oppure “oh, ma l’HR (perché sti personaggi usano solo parole inglesi) quando si decide a darmi il cellulare aziendale? No perché io mica uso il mio per le telefonate di lavoro!”…oppure “beh se c’è un problema come prima cosa dobbiamo fare esclation e portarlo al top management (solito inglese del cazzo)”…e simili…
…poi una sera siamo capitati a cena vicini…minchia mi è andata tutta di traverso…durante r’ cummit’ (mentre eravamo intorno al desco a gustare pane e companatico) questo mi dice candidamente che lui è un dirigente, che prima faceva il dirigente in un’altra società e che utilizzata il jet (anzi ha usato proprio il termine airjet) della compagnia per voli da Milano a Ginevra, che ha una barca…e altre amenità…ora io dico…ma chi cazzo ti ha selezionato? Ma cristo di un dio, è possibile far fare il dirigente ad uno che:
• non decide un cazzo, ma riporta solo i problemi in alto, con perdite di tempo, e conseguente scarico di responsabilità
• non connette il cervello per capire se quello che sta facendo, o peggio quello che stanno facendo le sue persone ha senso o meno
• non è in grado di fare una critica ad una cazzo di procedura che è palesemente sbagliata, e preferisce sbagliare invece di fermarsi un attimo e dire: “minchia ma che cazzo sta scritto qui? A ragà fermate la giostra che senno qua sboccamo tutti!”
• pensa solo al proprio interesse personale e se ne fotte di quello di chi gli paga un lauto stipendio per portare avanti un’azienda

Ecco ste cose mi fanno veramente incazzare, uno che ha sindrome dell’”impiegato alle Poste e Telegrafi” può fare solo una cosa (e non lo dico in termini dispregiativi)…l’”impiegato delle Poste e Telegrafi”, prendere il suo onesto stipendio mensile e permettersi di stare lì con il cervello staccato aspettando che gli arrivino ordini su cosa fare…ma quello che uno così NON può assolutamente fare è il dirigente…cazzo lo capisce anche il mio nipotino di 4 anni…se vede che per montare un giochino facendo “così” non funziona, non è che continua a fare “così” per giorni interi…dopo due tentativi al massimo…si ferma e dice…minchia ma “così” non si monta sto coso! Proviamo a fare “cosà”…e il gioco è fatto…non è che viene dallo zio e dice “oh ciò sto problema me lo risolvi!” oppure non è che continua in eterno a sbagliare…oppure non è che dice…minchia ma datemi giochini più facili da montare…oppure non è che dice…è colpa della mia sorellina che ha 30 giorni…
…in sintesi come dice il mio allenatore preferito “mia personale opinione” questa gente andrebbe estromessa dalla vita lavorativa oppure convogliata alle Poste e Telegrafi…tanto lì nessuno se ne fotte di quello che fai e come lo fai…basta che qualcosa fai…come si dice a Nappule “uagliù facite ammiune!!! Accussì vid’n ca stem facenn cacc’ cosa”…

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