martedì 7 dicembre 2010

Socialità

...è un concetto che non considero da tempo...anzi se devo essere sincero non considero da sempre...ieri sera mi è tornato alla mente uno dei miei compleanni...di certo compivo meno di 13 anni (dopo quelli fu proibito a mia madre di organizzare feste di compleanno per me)...insomma si può che uno passi la propria festa di compleanno litigando praticamente con tutti e passi il resto del tempo isolato? Mmmmmh dove l'ho vista questa cosa?...No dai, tu non ti preoccupare, lui non sarà come me...e se mai lo diventerà guarda il lato positivo...sarà indipendente, dopo i 18 non graverà sul bilancio familiare e sarà un genio...interista per giunta! Vabbè lo so i nostri valori sono diversi...ad ogni buon conto ripensandoci tu sei una che può testimoniare quanto io non ami molto la socialità...lo stare in mezzo alla gente...si è vero anche tu lo puoi testimoniare...ah si è vero anche voi...e sapete perchè potete testimoniarlo? Perchè se ci fate caso sono state pochissime le volte in cui ci siamo visti tutti insieme...un motivo ci sarà...perchè a me la troppa gente da fastidio...già la devo sopportare per lavoro...figurarsi sopportarla fuori...queste persone che parlano e che per il solo fatto di essere in tanti sono costretti a cercare qualcosa di comune di cui parlare...magari quando di comune alla fine non c'è un cazzo...oppure peggio quando c'è qualcuno che ritiene il suo argomento un tema di interesse e stimolante per tutti e quindi decide di mettere tutti a parte...e poi si ritrova da solo e con tutti in fila al bagno...tanto era stimolante la sua argomentazione...questa era sottile non pretendo che tutti la capiate...ad ogni buon conto...come diceva il poeta: "sono fuori...sono sono fuori, come un vaso di fiori...sono fuori...sono sono fuori come gli agricoltori signore e signori...io ero quel bimbo che nella foto veniva fuori fuoco...che sul pullman della scuola si sedeva in fondo..." ed a me questa condizione non è mai dispiaciuta...la verità è che a me la gente in gruppo non piace.. Nessuno sociologo de noantri mode on...io credo che l'esigenza di stare in gruppo sia nata per esigenze di sopravvivenza...quando il rimanere soli comportava la morte quasi certa...quando solo in gruppo si poteva sconfiggere un nemico e sopravvivere...ma oggi...oggi chi è che non può vivere e sopravvivere da solo? Abbiamo bisogno di essere un gruppo per andare al supermercato a comprare l'orval? Abbiamo bisogno di essere un gruppo per riscaldarci nelle nostre case con i termosifoni sempre accesi? Abbiamo bisogno di essere un gruppo per sconfiggere un nemico che non esiste? No, oggi la gente si riunisce in gruppo per altri motivi...la voglia di affermarsi (ce l'avete tutti il fenomeno che monopolizza la discussione con discorsi idioti e battute forzate, no?)...la voglia di sentirsi accettati (ce l'avete tutti il soggetto che vi chiede "come sto?" "come mi sta questo vestito?" "come mi sta la nuova pettinatura?", no?)...la voglia di non essere soli (ce l'avete tutti il soggetto che ad una cena continua ad invitare gente anche quando siete già quasi alla frutta, anche questa è fine e non pretendo la comprendiate, no?)...la voglia di condividere (ce l'avete il soggetto che vi deve raccontare tutto quello che ha fatto nella sua giornata anche se questa è stata vuota e priva di ogni significato, no?)...la voglia di divertirsi a tutti i costi (ce l'avete il soggetto che deve per forza fare casino, fare festa fino alla morte, no?)...ecco io credo che al giorno d'oggi tutta questa esigenza di stare in gruppo sia per lo più forzata...nonostante non abbiamo più necessità di sopravvivenza questo istinto pare ci sia rimasto dentro, la maggior parte della gente non sa un cazzo dell'evoluzionismo...non si chiede il perchè delle cose e quindi rimane ancorata all'istinto...Nessuno sociologo de noantri mode off...o forse semplicemente io sono un normalissimo asociale del cazzo eh!

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