martedì 7 aprile 2009

Terremoto 2

...sapere che non potrò più rivedere dei luoghi a me conosciuti mi fa molto male, certo nulla in paragone al male che stanno provando quelle migliaia di persone che sono rimaste lì davanti alle macerie della loro vita, fermi immobili come calcinacci bianchi, a fissare con gli occhi rossi come il sangue di tutti quei morti i resti delle proprie case.
Mio nonno, quando stavamo davanti alla tomba di papà, diceva sempre: "nì stem pegg' nù d' iss', r'vì, ride e n'n pensa a chell' che succed' tutt' r' juorn", in questi momenti penso che in quell'uomo c'era più saggezza di quanta io non potrò mai avere.


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