venerdì 24 luglio 2009

Fratelli

questa la voglio dedicare alle persone vere che sono state, sono e spero saranno part della mia vita, l'ordine è sparso vista la mia attuale condizione:
-Matteo
-Michela
-Vincenzo
-Lorena
-Antonio
-Angelo
-Gianni
-Nicola
-Roberta
-Tu
Anche se so che alcuni di voi non leggono questo blog volevo solo dirvi che se sono ancora qui in piedi, nonostante tutto è per merito vostro, siete voi che mi date la forza di andare avanti, di prendere colpi senza darne in cambio, è per merito vostro se sono così come sono e continuo ad esserlo. Grazie per tutti i momenti passati insieme, per tutte le volte che avete dovuto subire i miei scatti, le mie paturnie, i miei pazzi stati d'animo, grazie, sappiate che ogni volte che sento questo questa canzone io vedo i vostri visi, le vostre espressioni. Grazie.

"A volte non ci stai più dentro a pensare da quanto talmente veloce tutto comincia a
girare, a cambiare, ci puoi provare a fare forza sul timone per mantenere dritta la
rotta se sei nell'occhio del ciclone come un anno fa una canzone ha stretto le dita
sulla mia vita e in un istante me l'ha rovesciata, spianata, la strada dove prima era in
salita avevo vinto il primo tempo della partita, ma quella partita non la giocavo solo,
ho fatto un tiro fortunato prendendo una palla al volo, ma il mio era solo un ruolo in
una squadra in cui ancora gioco e credo che mi ha cresciuto, mi ha allenato, mi ha
difeso, e in cambio non ha mai preteso niente, gente che per anni ha atteso, sempre
dato e nulla in cambio ha preso, e inconsapevolmente ispira le mie cose, mi da la
forza per rimare ogni mia frase. E questa é una per i miei fratelli, e questa é una per
le mie sorelle. Il mio passato non ho dimenticato e dimenticare non voglio, io ho
attaccato un foglio, di notte sveglio a scrivere, correggere, rifare meglio e c'era lì
sempre qualcuno pronto a sentirlo, capirlo, a volte criticarlo, qualcuno che come me
ha in testa il tarlo di fare, di non stare più da parte, di usare le esperienze per
comunicare arte, ed era arte in quelle sere fredde scaldate da un beat-box, e due
rime improvvisate, passate a far la colla per bottiglie e poi scolate insieme, imparando
bene il vero rispetto per chi proviene da un diverso ghetto, ma come te trattato da
malato infetto solo per il fatto di avere un progetto e di volerlo mettere in atto e io l'ho
fatto, e m'é riuscito, ma grazie anche a chi la giusta strada mi ha indicato. E questa é
una per i miei fratelli, e questa é una per le mie sorelle. C'é qualcuno che quando
sfonda di superbia abbonda, e si ricorda dei fratelli solo quando affonda, non é il mio
caso: pure adesso che cavalco l'onda tengo i piedi saldi sulla giusta sponda, quella
della gente vera, quella che non gli frega se sei in classifica e solo per quello che sei
ti giudica, con cui ti devi dimostrare regolare altrimenti sei escluso, non importa
quanti dischi vendi, ora comprendi perché comunque vada posso camminare a testa
alta per la strada, in mezzo ai miei fratelli e alle mie sorelle ancora, e adesso la
bottiglia la offro io alla passi intera perché tempo é passato ma ricordo bene quei
concerti dove il pubblico era quelle 20 persone, e adesso che quando canto sono
più di 1000 a farmi il coro, ogni applauso per me é uno anche per loro. E questa é
una per i miei fratelli, e questa é una per le mie sorelle. J.Ax e Jad 1994 dedica
speciale dalla messa di vespiri ai nostri omis qui a Milano e nel resto dello stivale, a
chi é con noi ed ancora lo fa, alla vecchia scuola e alla nuova a chi c'era e c'é
ancora e come noi continua senza pausa, alle nostre famiglie, ai fratelli e alle sorelle
della passi vi amiamo, vi amiamo, articolo 31!"
Fratello concordo con te su tutto questa volta, il mio massimo rispetto

3 commenti:

eppols ha detto...

basta con la birra e i panini dello zozzone

Nessuno ha detto...

di la verità che ieri notte ci hai invidiato dammmorire!!!

eppols ha detto...

si, bastardi.