giovedì 19 novembre 2009

Si ritrovarono a passeggiare...

...in mezzo alla folla, persone estranee che si incrociavano lungo i loro passi. Tutte quelle vite che passavano intorno a loro per un momento tennero occupate le loro menti e le loro orecchie…e per alcuni minuti non si ascoltarono più, ma si concentrarono sulle parole che rimanevano nell’aria…”vedi quando finisce la partita tutte le persone si ritrovano insieme per uscire”…”adesso andiamo a casa a bere un bel tè caldo, che ne dici?”…”ti amo, non te ne eri accorta?”….”oh, ce lo andiamo a fare un panino colla salamella e na birra?”…”Matteo tienimi la mano, e stai vicino a me”…”pensavo peggio col punteggio”…e mentre zig zagavano fra tutti quei corpi, stettero con le mani in tasca per evitare di prendere troppo freddo anche alle mani, bastava quello che accoglieva il loro viso. E pensare che quella giornata era iniziata con una grande pulizia di casa, soli in mezzo a tutti quei mobili, avevano acceso la radio per ascoltare della buona musica e si erano divisi i compiti…tu fai il bagno e la camera da letto e io la cucina e il soggiorno, aveva detto lei…che si divertiva sempre a sentire lui che fischiettava mentre strofinava la spugnetta intorno al water e cantava ogni volta un motivetto nuovo…”mi specchio in questo buco d’acqua. Tiro lo sciaquone che risciacqua. Mangio lo squqquarone che mi sazia. Dammi un bacio perchè mio cuore si strazia. Andiamo in vacanza in dalmazia, che non so bene dove si trova ma fa tanto bene rima con sazia, strazia, ora è meglio mollare le rime e passare alle assonanze altrimenti rimango bloccato come uno che balla la baciata sulla sabbia lontano dal bagnasciuga. Molto meglio continuare ad andare di olio di gomito se voglio finire presto per andare a vedere la partita di pallone come cantava la pavone e questa volta ti ci porto pure a te.”…ogni volta lei si ritrovava in quel momento a pulire i vetri della finestra in soggiorno…tutte le volte scopriva il suo sorriso, che si allargava, riflesso in controluce sul vetro, ma non voleva dargli la soddisfazione di farsi vedere così da lui, che poi l’avrebbe stressata sempre con quelle stupide canzoncine, così si metteva la maschera da dura, entrava in bagno sbattendo la porta e urlando…”soldato qui si batte la fiacca! Su con quella spugnetta!”…tratteneva il sorriso, aspettando che fosse lui a scoppiare a ridere mentre si metteva sull’attenti…agli ordini signor colonello ecco che mi metto a pulire questo e quello! Le pulizie lui le odiava, sin da quando era bambino e sua madre lo obbligava ogni domenica a pulire la sua cameretta e quel lungo corridoio…aveva sempre pensato che da grande non lo avrebbe più fatto, ma ora si doveva scontrare con la di lei volontà, quante volte si erano trovati a discutere su quella parola…il primo giorno che erano usciti insieme e lui aveva voluto riaccompagnarla a casa e non lasciarla andare con i mezzi, lei alla fine aveva accettato, lo aveva ascoltato per tutto il viaggio parlare dei suoi ricordi, aveva riso alle sue battute sceme…poi arrivati sotto casa sua, quando lui si aspettava un bacio, lei gli iniziò…non puoi andare contro la mia volontà, non è giusto, io sono una donna ed esigo che tu rispetti la mia volontà, se ti dico che voglio andare con i mezzi vuol dire che la mia volontà è quella e tu non devi annullarmela, hai capito? Se mi vuoi vedere ancora devi tenerlo bene a mente…lui che era rimasto intellettualmente eccitato da quella dimostrazione di forza non replicò nulla…anche se nella sua testa girava una frase…me ne catafotto…cosa che lei aveva letto benissimo nei suoi occhi, ma aveva fatto finta di nulla, del tipo…tanto poi ti ammaestro io a te…mentre tutti quei pensieri erano tornati nella loro mente…la fila di persone che usciva dallo stadio si era fermata…e a lui tornò in mente una delle frasi che avevano sentito mentre zig zagavano fra la folla…la guardò intensamente in quei due occhi illuminati dalle luci intorno, anche lei lo fissò con il sorriso di chi sa già cosa l’aspettava…su dai dimmelo, tanto lo so già…”oh, ce lo andiamo a fare un panino colla salamella e na birra?”

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