Viaggi...

...più volte in questo ultimo anno mi sono reso conto della quantità spropositata di viaggi di lavoro che faccio...di solito te ne accorgi quando le persone che vivono con te iniziano ad andare in confusione rispetto alle tue coordinate spazio temporali...di solito ti dicono: "quindi parti oggi, vai a Roma, poi torni qui a dormire per ripartire il giorno dopo per Torino, dormire a Parma?!"...il tutto condito da espressioni del tipo "certo che fai proprio una vita dimmmerda...", oppure quando i tuoi amici ti chiamano e per prima cosa ti chiedono: "dove sei oggi, che non ce lo ricordiamo più?!"...io oramai ci sono abituato...non dico che la cosa mi piaccia, ma nemmeno mi distrugge...certo le relazioni con le altre persone sono limitate, ma io mi accontento di quelle con i miei amici...boh, forse è per questo che sono ancora vivo...riesco a scindere lavoro da vita personale...i più maliziosi diranno: "certo non ce l'hai una vita personale...è solo lavoro"...ma in realtà non è così, certo non ho una vita personale come la maggior parte delle persone che per sentirsi vive hanno bisogno di vedere ogni sera gente intorno, andare a fare gli aperitivi o le cene d'affari, organizzare incontri...tutto questo non mi interessa, non è roba per me...la mia vita personale consiste nel sentire al telefono amici cari lontani e ghignare insieme su quello che ci succede...tornare a casa e ascoltare chi mi parla di quello che è capitato durante la giornata, magari dare una mano quando possibile...tornare al sud e stare al bar a guardare quelli che passano sul corso...la mia vita personale è anche le nottate passate a giocare con la playstation...non potendo avere più le stesse prestazioni sessuali di una volta...almeno con la play non ho il complesso della performance e non c'è nessun problema se dopo la seconda volta non ho più voglia o non ce la faccio più...e poi la play quando hai finito, se vuoi, non parla più, basta mettere il televisore su "mute"...