Il mio segreto

Ebbene…ora posso svelarvi un segreto che mi sto portando dietro da troppo tempo…mi vergogno di averlo tenuto a tutto il mondo per così tanto tempo…però alcune situazioni sono difficili da spiegare…sai che dovresti dirlo a qualcuno, ma poi ogni volta che ci provi c’è qualcosa che ti blocca…sarà capitato anche a voi…siete a cena con un amico/a…magari avete bevuto un bicchiere in più e siete li che cercate di trovare il momento corretto…mentre state guardando il piatto vuoto vi dite “ora glielo dico…senti gino…ti volevo dire cheeeeeee…” e proprio su quel cheeeeeee tutto si blocca…lo/a guardate negli occhi e vi rendete conto che questa informazione proprio non potete condividerla, è più forte di voi…e allora quel cheeeeee diventa…”cheeeeeee ne dici se usciamo a prendere un gelato in quella gelateria buonissima dove siamo stati l’altra volta ed abbiamo mangiato quel gelato buonissimo che a te era piaciuto tantissimo e ci siamo detti ma come mai non ci veniamo più spesso qui, allora ti va?”…e quella frase senza una virgola, senza un punto, con tutti quei superlativi, come se fosse un testo di un rap e quella domanda finale non è venuta a caso…no l’avete usata apposta…perché sapete che quello è l’unico modo di evitare che la vostra controparte vi dica…”sei sicuro che mi volevi dire solo questo?”…voi l’avete composta così quella frase già migliaia di volte perché tante sono già state le volte in cui avete provato a condividere questa informazione segreta…e altrettante le volte in cui non ci siete riuscito…ecco io sono proprio in questa situazione…non so come mi ci sia ritrovato…o perché…so che sono qui (“iosono qui” credo sia la migliore trasmissione radiofonica che io abbia mai ascoltato)…però ora è giunto il momento…non posso più tenermi dentro questo segreto…anche perché domani sarà comunicato al mondo a mezzo stampa…io a lui gliel’ho detto…”guarda non mi fare tenere segreti che io non sono capace”…però lui nulla…”guarda non dirlo ad anima viva, sennò ci buchi lo scoop e l’effetto sorpresa! Dai su, ricorda che io credo in te ed ho fiducia nelle tue capacità, sei la persona giusta al posto giusto!”…e questi per me sono stati giorni terribili…ho chiamato praticamente tutti i miei amici…e non sono tanti…ho cercato di incontrarli per raccontargli tutto…però non ce l’ho fatta…loro qualcosa hanno intuito credo…perché mi conoscono…sanno che ogni volta che uso frasi del tipo “va tutto bene…no, no…va tutto bene…non ti preoccupare è tutto sotto controllo” vuol dire che qualcosa non quadra…però mi conoscono e sanno anche che sarebbe inutile chiedermi ulteriori spiegazioni…mi ridono un po’ in faccia…fanno “si si” con la testa e le parole e poi si passa ad un altro argomento di discussione…anche questa sera andrò a cena e non sarò in grado di guardarli negli occhi e confessare il mio segreto…però neanche voglio che tutto il mondo lo sappia per mezzo stampa…che poi io non controllo e che quindi potrebbe anche scrivere qualcosa di inesatto…e quindi ho deciso di confessare tutto qui…ora…subito…tutto è iniziato una mattina di maggio…mi squilla il telefono…numero sconosciuto…”chi cazzo è che mi chiama col numero sconosciuto?!?! Sorry se mi chiami con il numero privato apposta sarai privato della mia risposta  (cit)”…quindi non rispondo…solo che dopo due secondi esatti dalla fine dell’ultimo squillo ecco che riparte il tutto…due, tre, quattro…alla quinta telefonata in neanche un minuto…rispondo…”Pronto?!”…e dall’altra parte “guarda dobbiamo incontrarci”…”Ok, ma io non ho molto tempo”…”il tuo impiego di tempo sarà ricompensato adeguatamente non ti preoccupare, qui nessuno si è mai lamentato di questo”…così accetto l’incontro…quella sera con una scusa delle solite…”vuoi venire con noi?” “no”…”e perché, hai altro da fare?” “no”…mi reco a questo incontro…il posto l’ho scelto io…ovviamente ottimo ristorante pugliese a milano…ci sediamo a tavola…io faccio presente che non ho molto tempo e che durante le cene preferisco mangiare che parlare…un po’ come Montalbano…ma meno tranchant…allora lui inizia “guarda, come prima cosa grazie mille per avermi voluto incontrare, ti ho chiesto di vederci perché abbiamo una criticità e credo tu ce la possa risolvere. Nel caso tu accettassi ti chiederei solo di tenere il segreto e non dirlo ad anima viva prima che noi lo comunichiamo ufficialmente. Nei prossimi giorni ne sentirai di cotte e di crude, ci accosteranno a nomi assolutamente improbabili, si parlerà di parola data, di accordi già fatti, ma noi vogliamo te. Abbiamo fiducia in te e siamo disposti a darti tutto quello che chiederai. Allora siamo d’accordo?”…ed io “scusami in realtà non ti stavo ascoltando…di cosa avete bisogno?”

“Vuoi essere l’allenatore dell’Internazionale Football Club?”

“ah…ok”

Ecco io non sapevo come dirvelo…dal 10 luglio, giorno di ritorno dalle mie vacanze sarò in ritiro con la squadra…ecco ora dovrei fare il solito discorso con le promesse…discorsi rispetto al modulo che intendo utilizzare…a come fa giocare Eto’o…a che ruolo dare a Cambiasso…l’unica cosa che vi posso dire è che peggio dell’anno passato sarà difficile fare…e questo è già un punto positivo a mio favore…ah si..un’ultima cosa…squadra dell’ammmmmore un cazzo! L’anno prossimo coltello fra i denti e bombe a mano al posto dei coglioni!